Renault Megane Grand Coupé 1.5 dCi EDC VS Megane Sporter 1.5 dCi EDC

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La Renault amplia la gamma Megane con la Grand Coupé, una berlina dal carattere sportivo ed elegante, che offre anche una grande capacità di carico e rappresenta un’alternativa a chi non vuole la classica 5 porte. L’abbiamo provata con il motore 1.5 dCi da 110 CV abbinato al cambio automatico EDC, una combinazione decisamente azzeccata ed intrigante. E per testarla in maniera più completa, l’abbiamo messa a confronto con la sorella Sporter che offre una maggiore praticità per i bagagli.

Esterno: linee dinamiche e sportive

L’aspetto della Megane Grand Coupé è decisamente riuscito: meno pesante dal punto di vista stilistico rispetto alla Talisman, risulta slanciata nella zona posteriore, a cominciare dai montanti inclinati. Il frontale è lo stesso della Megane che conosciamo, ma la fiancata dice qualcosa di diverso, infatti la berlina è più lunga (arriva a 4,63 m), e il posteriore intriga con l’accenno di spoiler proprio al di sopra dei gruppi ottici. Le firme luminosesono quelle caratteristiche a LED introdotte dalla Talisman, mentre i cerchi da 18 pollici completano una siluette dal sapore sportivo. La variante wagon offre la stessa lunghezza e persino lo stesso passo, 2,71 metri, quindi anche lei ha cm preziosi in più rispetto alla 5 porte, ma differisce dalla Grand Coupé per la zona posteriore dal design  più massiccio, che tuttavia, senza essere altrettanto elegante, è senza dubbio molto piacevole.

Interno: la differenza è nel bagagliaio

L’abitacolo della Megane Grand Coupé cambia soprattutto nella zona posteriore, dove c’è tanto spazio per le ginocchia dei passeggeri, mentre i montanti inclinati portano il tetto a sfiorare la testa dei più alti. Ampio il bagagliaio, che può contare su una capacità di carico di550 litri ed è disponibile anche con l’apertura hands-free. La plancia riprende quella della Megane “convenzionale”, con il grande schermo verticale da 8,7 pollici in bella vista. Mentre il sistema multimediale è davvero completo, e consente di cambiare le modalità di guida, l’illuminazione interna e persino di gestire la climatizzazione, ma bisogna familiarizzare con le tante voci per utilizzarlo comodamente in marcia. Belli e comodi i sedili, che offrono un buon contenimento laterale ed un sostegno morbido e consistente durante i lunghi viaggi. In questo contesto la Sporter può vantare una zona posteriore che offre più spazio alla testa degli occupanti, ma soprattutto su un bagagliaio che offre 30 litri in più in configurazione 5 posti ed arriva fino a 1.695 litri abbattendo il divano posteriore. Per cui, se la vostra esigenza è quella di trasportare oggetti ingombranti nel lavoro e nel tempo libero, rappresenta una scelta vincente, mentre se avete bisogno solamente di un vano capiente, allora anche la Grand Coupé può fare al caso vostro.

Al volante: caratteri simili ma non uguali

Il nome Grand Coupé evoca di sicuro auto dalle prestazioni importanti, ma quella della nostra prova è spinta dal “piccolo” 1.5 dCi da 110 CV e 220 Nm, che funziona molto bene con il cambio EDC a doppia frizione a 6 marce, e deve fare i conti con un peso di oltre 1.400 kg. Una massa che si fa sentire in ripresa ed accelerazione, come riferisce il cronometro che si ferma a 12,5 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h. Selezionando la modalità Sport, si può rendere più pesante il volante e più reattivo il motore quando si incontra un tratto misto, in modo da sfruttare l’appoggio garantito dalle grandi ruote da 18 pollici, ma per ottenere più brio è meglio rivolgersi al 1.6 dCi da 131 CV. In compenso, i consumi sono contenuti, visto che è difficile scendere al di sotto di 17 km/l. Le percorrenze sono speculari anche con la Sporter, che paga alla Grand Coupé appena 2 decimi in accelerazione. Dopo tutto, la meccanica è identica, ma i cerchi da 16 pollici consigliano di tenere un’andatura più turistica, anche per via dei trasferimenti di carico da tenere in considerazione quando si ha il bagagliaio pieno. Ecco, con questa configurazione di carrozzeria il motore 1.5 dCi è di sicuro la scelta vincente, anche per l’abbinamento con il cambio EDC, che rispecchia in pieno l’indole dell’auto.

Postato il 19 giugno

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