I cinesi di SVolt bruciano Tesla: ecco la super batteria senza cobalto

Lo spin-off di Great Wall anticipa il Battery Day di Elon Musk e lancia la sua tecnologia da 1,2 mln di km con soluzioni mai viste

Mentre l’Europa è pronta a fare all in per l’auto elettrica e le batterie, tutto il mondo guarda verso Palo Alto per l’attesissimo Battery Day di Tesla. Durante l’evento, si è quasi certi, Elon Musk toglierà i veli dalla batteria da un milione di miglia, concepita con CATL e destinata secondo molti osservatori a rivoluzionare il settore. Ma SVolt, spin-off del colosso cinese Great Wall Motors legato a Honeycomb Energy Technology, arriva oggi “a rovinare la festa”.

Già, perché Yang Hongxin, presidente della società, ha annunciato di aver realizzato una batteria agli ioni di litio, senza cobalto, in grado di funzionare per 15 anni e di percorrere 1,2 milioni di km. Numeri e tecnologie vicinissime a quelle che Elon Musk è pronto a lanciare, almeno guardando ai brevetti depositati.

 

L’interesse dei big europei

I tecnici di SVolt avevano già lasciato trapelare qualcosa del progetto nel luglio dello scorso anno, quando dissero di essere al lavoro su una batteria agli ioni di litio che non necessitava di cobalto. Questa batteria, proprio grazie alla nuova composizione chimica, sembrava interessante principalmente perché riduceva i costi di produzione.

Un paio di mesi fa, inoltre, emerge che SVolt ha siglato un accordo con un famoso costruttore europeo (il nome non è reso pubblico) per la fornitura di batterie per un totale di 7 GWh. L’ipotesi naturalmente è che sul piatto siano finite proprio queste batterie di nuova generazione.

 

Il segreto del cristallo unico

Ora si sa però che non solo costeranno meno, ma che hanno prestazioni paragonabili alle rivoluzionarie batterie Tesla. Hanno infatti caratteristiche simili. Come per le batterie brevettate da Tesla – quelle che il team di Jeff Dahn sta mettendo a punto in Canada – il segreto dell’enorme incremento in termini di prestazioni di SVolt sta nell’adozione di un elettrodo positivo composto da un solo cristallo. A cambiare, invece, sarebbe la composizione di questo cristallo.

Nelle batterie Tesla sarà realizzato in Nichel, Manganese e Cobalto (NMC532 per la precisione), mentre nelle batterie SVolt la composizione resta segreta ma, sempre per citare le parole di Hongxin, certamente priva di cobalto. Il cristallo è anche ricoperto con un materiale con nanostruttura reticolata in grado di aumentare la densità energetica del 40% e di innalzare anche il voltaggio d’utilizzo.

 

Ricarica-lampo e struttura a strati

La batteria annunciata da SVolt, inoltre, grazie all’adozione di un rivestimento anodizzato del cristallo riduce la dispersione e incrementa la velocità di passaggio di energia tra catodo ed elettrolita, incrementando così la rapidità di ricarica (leggi qui l’approfondimento di Electric Coach sulle variabili nella ricarica)

SVolt ha cambiato anche il modo di costruire le batterie. In particolare, non arrotola gli strati di litio nichel manganese, ma crea pellicole che dispone una sopra l’altra. L’adozione di questa struttura, da sola, garantisce un aumento della densità pari al 5% e una durata maggiore del 10%. In questo modo, inoltre, le celle migliorano il rapporto peso-prestazioni e la gestione delle temperature, rendendole anche più sicure in caso di surriscaldamento.

 

Sul mercato da metà 2021

Durante la presentazione di questa nuova tecnologia, Hongxin ha anche detto che le nuove batterie saranno commercializzate in due tagli. Si partirà con un pacco da 115 Ah con una densità energetica di 245 Wh/kg in grado di garantire un’autonomia di 600 km. Questa batteria sarà disponibile a partire da giugno e la si vedrà debuttare, con tutta probabilità, su un modello Great Wall.

La seconda batteria, invece, da 226 Ah, avrà una densità leggermente minore, di 240 Wh/kg, ma garantirà un’autonomia di circa 880 km. Arriverà a fine 2021 e, anche in questo caso, esordirà su un modello Great Wall. O meglio, quasi certamente un una vettura Wey, brand di lusso che Great Wall possiede e che, insieme ad altri marchi di proprietà del colosso cinese, potrebbe arrivare anche in Europa.

 

 

Postato il 28 maggio

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